lunedì 9 aprile 2012

coppie scoppiate



Quando fa così, vorrei odiarlo. Per quanto dolore e quanta umiliazione mi fa sentire. Si lascia andare davanti a me in plateali  manifestazioni d'affetto, rivolte alla gatta.
Lo fa davanti a me, moglie, che trapassa con gli occhi come un vetro terso, a me che trascura come donna ormai da anni. Lui sa cosa sia l'affetto visto che è in grado di esternarlo alla gatta, non è vero che non è capace di slanci... non è capace di slanci verso di me, ecco tutto.
E' stato graduale, ma è cominciato quando mi sono ribellata al suo predominio, quando anche io ho cominciato a volere affermare la mia volontà, quando ho smesso di accettare senza discutere le sue decisioni, quando mi sono resa conto che la nostra coppia era formata da un solo elemento: lui.
Non è mai stato molto espansivo, ma a poco a poco si è spento anche l'ultimo barlume di intimità  che c'era tra noi. E non è servito a niente che ricercassi il suo affetto, con le parole e con i gesti, ho sempre ottenuto solo rifiuti che hanno amplificato la mia umiliazione.
Sono sicura che sia una forma di vendetta, umiliarmi con il rifiuto per farmi pagare la colpa di aver voluto affermare me stessa. Lui sa che ignorandomi mi annienta e alla fine ancora una volta ha lui il predominio.

2 commenti:

  1. ti capisco...con molto dolore ti capisco.
    ma se senti di aver perso lui, cerca di non perdere te. un abbraccio

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    1. difficile non perdersi in questo periodo della mia vita, quando più avrei bisogno di una presenza affettuosa.

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